
Se hai dubbi su aver detto la parola "karma" a sproposito...
il karma non è un concetto a buon mercato. ora saprai finalmente cosa significa avere un “brutto karma”!
Tutti hanno in bocca la parola Karma… ma sei sicuro che tutti sappiano davvero cosa significa? Mmh …no! In molti non lo sanno, oppure hanno delle nozioni molto superficiali. In questo articolo troverai finalmente le risposte che cerchi.
L’arte dell’Azione e la Legge del Karma
Hai mai detto la parola “karma” a sproposito?
Sempre più persone fanno Yoga e si interessano alle discipline orientali…
Ci sono sempre più persone che studiano sanscrito e non vedono l’ora di correggere il tuo accento quando pronunci le parole asana, mandala, nirvana, ecc…
Ormai non possiamo più permetterci di usare le parole indiane a casaccio…
Non credi?
La realtà è che anche se la parola Karma è ormai entrata nel vocabolario italiano…
Il suo vero significato è ancora oscuro ai più…
Molte persone usano “Karma” in frasi ricercate, in contesti olistici oppure, per scherzo, dicendo:
Questo è il tuo karma!
Si vede che te lo meriti.
Generalmente è usato come sinonimo “esotico” di sfortuna, sventura, scalogna, avversità, disavventura, iattura, malasorte, iella, disgrazia, calamità, sciagura…
…ma non c’è niente di più sbagliato!
Quando sai veramente qualcosa, sei in grado di spiegarlo in modo semplice.
Sapresti spiegare il Karma alla tua cara (bis)nonna che abita in un paese di 100 abitanti in cui non c’è mai stata elettricità e connessione ad internet?
(Magari lei sarebbe più vicina di noi a capirne il vero significato…)
In questo articolo ti spiegherò cos’è il “karma”…
Infatti sei nel posto giusto perché l’Astrologia Vedica è proprio la scienza tradizionale orientale che studia e misura il tuo Karma.
Eh sì…il karma si può anche “misurare” dalla tua Carta Astrologica Vedica.
Ma prima di buttarci nell’argomento…
Sai come mi è venuta l’idea di creare questo articolo?
Mentre ero in fila al supermercato (anche gli astrologi vedici vanno a fare la spesa ) ho notato una scena che mi ha fatto capire…
…che dovevo assolutamente scrivere – il prima possibile – un articolo per spiegare la Legge del Karma.
Ed eccoci qua, ora ti spiegherò le sottigliezze di questa filosofia.
Iniziamo subito… In questo articolo ti spiegherò l’Arte dell’Azione.
Sei pronto?
Ok, ho capito.
Immagino che prima di proseguire voglia sapere cosa è successo al supermercato.
Va bene, iniziamo…

Il Karma al supermercato non è a buon mercato...
Era un venerdì sera, verso le 19:00. I supermercati chiudono verso le 19:30 e le persone escono da lavoro alle 18:00/18:30.
Il supermercato era pieno e le file alla cassa erano lunghe come le carovane in un esodo.
Astrologicamente avevo scelto il Muhurta (il momento per iniziare qualcosa) sbagliato, ma ero “costretto” come altre persone ad essere lì a quell’ora.
A volte abbiamo la facoltà di scegliere quando fare qualcosa.
Con la conoscenza dell’Astrologia, questa scelta può fare la differenza nel successo delle tue azioni.
Altre volte siamo “costretti” a fare qualcosa in un determinato tempo, abbiamo poco margine di scelta.
Questa era una di quelle.
In questi casi l’unica variabile che abbiamo per cambiare il nostro destino è l’attitudine che decidiamo di avere.
Sì, hai capito bene.
Puoi decidere che attitudine avere nella tua vita!
Puoi cambiare attitudine solo se conosci veramente te stesso.
Devi conoscere le dinamiche che ti bloccano e che ti auto-boicottano (almeno finché non ne diventi consapevole) per poter cambiare prospettiva.
Per questo, come ti spiegherò a breve, è fondamentale conoscere il Pianeta del Destino:
Quel corpo celeste che dalla tua nascita muove i fili più sottili della tua vita.

Dunque ero in fila con il mio cesto di verdure e cereali (gli astrologi vedici sono tipicamente vegetariani).
Ho imparato (dalla filosofia dello Yoga) che il caso non esiste e, se riesci ad accettare la situazione e ti rilassi, puoi imparare qualcosa anche stando nella fila al supermercato.
Stare in fila è stressante.
Una signora davanti a me trascinava i suoi carrellini mentre sbuffava.
Era visibilmente indispettita.
La fila procedeva lenta e la cassiera faceva del suo meglio.
Si sentiva in lontananza il suono dei pezzi battuti alla cassa, come un cadenzato telegrafo.
La signora davanti a me iniziò a bisbigliare.
Sentivo a malapena.
Farfugliava che la cassiera era lenta, che potevano mettere qualcuno più veloce, potevano aprire più casse e così via.
Gradualmente la sua voce si iniziò ad alzare.
Ora era diventata un monologo e dopo un po’ iniziò a guardarsi intorno per cercare qualcuno che le facesse da spalla.
Tutta la sua attenzione era assorta nella “sfortuna” che stava vivendo. Forse pensava fosse un’ingiustizia.
Probabilmente aveva dei piani per quella sera e la lentezza della fila stava minando i suoi impegni.
Se non ci abbandoniamo agli eventi imparando ad accettarli ci sentiremo spesso frustrati nella vita.
A volte basta poco per mandarci in tilt e metterci in grande difficoltà.
Questo era il caso della signora.
Ma è anche ciò che succede a noi quando non troviamo la nostra centratura…

Una famiglia davanti lei, che si stava spazientendo della fila, iniziò a colloquiare con la signora.
Avrebbero potuto cambiare discorso e parlare di qualcosa di edificante, ma l’attenzione tornò al disagio.
La mente funziona così…
La mente è come un bambino.
Se non la educhi (con la meditazione) continua a tornare nello stesso punto.
Come nel detto: “la lingua batte dove il dente duole”.
Così la mente torna ricorsivamente a pensare a tutto ciò che ci fa male, ci produce ansia o paura.
Tra i vari commenti verso la cassiera, consigli gestionali, fino ad arrivare a commenti sul costo alto di alcuni alimenti…
Le due signore dissero frasi del tipo:
[…] È il nostro cattivo karma trovarci qui […]
[…] Cosa ci posso fare? […] E’ il mio karma […]
In quel colloquio è uscita fuori la parola Karma più volte, da persone totalmente insospettabili.
Non ci credevo!
Per i miei studi orientali, conosco la parola Karma da quasi 15 anni, ma non l’avevo mai sentita al… supermarket!
Eppure è così: oggi tante persone usano la parola Karma, ma non sanno cos’è veramente.
Infatti la parola karma NON è sinonimo di destino o, ancora peggio, di fortuna.
La Legge del Karma è un principio più sottile e raffinato.
Per questo ho deciso di scrivere questo articolo.
La legge del Karma è qualcosa di più complesso, NON qualcosa a buon mercato!
In ogni caso, la fila è finita e tutti siamo tornati a casa sani e salvi.
Una cosa è certa: il migliore rimedio per il “cattivo Karma” è la giusta attitudine.
Sia io che quella donna eravamo nella stessa fila. Lei soffriva e io imparavo.
È solo una questione di come vivi la situazione, non pensi?
Non fraintendermi, non mi sento assolutamente migliore di lei, anzi le sono grato per questa opportunità.
Mi sento grato verso i miei maestri e fortunato per avere ricevuto questa conoscenza, la stessa che voglio condividere con te oggi.
La curiosa etimologia della parola Karma
Come sicuramente sai, Karma è una parola sanscrita.
Il Sanscrito è l’antichissima lingua antenata di tutte le nostre lingue indoeuropee.
La letteratura sanscrita è un patrimonio dell’umanità, così come il canto vedico.
Il Sanscrito è la lingua tecnica dell’Astrologia Vedica, che è chiamata in lingua madre Jyotiṣa.
Karma viene dalla radice verbale √kṛ che significa fare, causare, creare un effetto, elaborare, completare, finire un’azione, portare a compimento, elaborare e costruire.
Solo dall’etimologia puoi accorgerti come nel campo semantico della radice di Karma NON si parli di destino.
√kṛ significa prevalentemente l’atto dell’agire.
In realtà dovremmo essere più specifici:
Karma è l’azione che produce risultato.
La parola Karma significa azione, agire, l’occupazione, ma anche ogni atto che è mosso da un dovere.
In ogni caso l’azione deve produrre un risultato.
L’azione è strettamente legata alla reazione, al risultato che ne consegue.
Azione e reazione sono un binomio, una stessa entità.
Generalmente sono due facce della stessa medaglia.
Non ci può essere azione senza reazione, come non esiste reazione che non sia generata da un’azione.
Ciò è vero sul piano in cui stiamo vivendo.

Il principio della Legge del Karma che già conosci, ma non sai di sapere...
Per ora non ti ho detto niente di estremamente esoterico
Pensaci.
Infatti troviamo lo stesso concetto nella Fisica:
“La terza legge della dinamica, o principio di azione e reazione, stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.”
Questo è il Karma.
C’è una legge fisica e sottile che congiunge l’azione con una reazione.
Non decidiamo noi questa legge, questa legge esiste come la forza di gravità.
Noi possiamo semplicemente esserne consapevoli o ignorarla.
Ma in ogni caso questa legge agisce.
Che serve allora conoscerla?
Se conosci la legge gravitazionale puoi “gestirla” creando situazioni che siano in armonia con questa legge ed evitando situazioni che vanno contrarie a questa legge.
Ad esempio se conosci la legge di gravità eviterai di buttarti dal balcone, perché sai che verrai spinto verso terra.
Come vedi il concetto del Karma non è legato ad un destino fatalista, ma è sia l’azione che il risultato delle nostre azioni.
La qualità di questo risultato dipende, come vedremo fra poco, dalla qualità delle nostre azioni.
In altre parole gioiamo o soffriamo a seconda del fatto che siamo in armonia o no con le leggi dell’universo.

L’azione crea il tuo destino... tu crei la tua azione ... l'azione crea te...
Dunque sei tu che crei il tuo destino.
Come?
Con le tue azioni.
Questo vuol dire che la tua capacità di cambiare il tuo futuro dipende dalle tue azioni.
Non solo da cosa fai, ma anche da come lo fai e dalla tua intenzione nel farlo.
In altre parole, per avere successo nella vita devi conoscere l’Arte dell’Azione.
Conoscere una legge non cambia la legge, ma cambia il modo in cui tu “usi” quella legge.
Generalmente non puoi evitare che l’azione sia connessa alla reazione, se non con l’Azione Yoga (te ne parlerò dopo).
Il primo passo dunque è capire la natura delle leggi che stanno alla base dell’universo.
Ti spiego meglio.
Nel nostro discorso ci sono 2 variabili in gioco:
come agisci
cosa ti succede.
Il “come agisci” è il tuo libero arbitrio.
Per essere precisi anche il “come agisci” è legato dalle tue esperienze passate, ma per ora trascuriamo questo elemento.
Il “cosa ti succede” è il destino, ovvero tutto ciò che accade nella tua vita fuori dal tuo controllo.
Possiamo definirlo lo “scenario” in cui agisci.
Ad esempio sei nato con un corpo maschile/femminile.
Sei nato con una certa nazionalità.
Sei nato da determinati genitori, in una determinata condizione sociale.
Hai dei talenti e dei difetti innati.
Tutto questo è il tuo “scenario” in cui in questa vita potrai agire per produrre altre reazioni.
Questo scenario NON lo hai deciso tu consapevolmente.
(Anche se alcune correnti new age propongono questa idea.)
Immagino che te ne sia accorto…
Pensaci?
La tua vita è perfetta?
Mmh… anch’io sinceramente avrei cambiato qualcosa di ciò che accade nella mia vita …

Ok, che non abbia scelto il tuo Karma consapevolmente, non significa che la responsabilità non sia la tua.
Anzi.
Questo scenario NON è un destino scritto da qualcuno, ma è il prodotto delle tue azioni passate.
Alcune di queste che provengono da altre vite, soprattutto le situazioni che ti porti dietro dalla nascita.
Queste due variabili (“come agisci” e “cosa ti succede”) sono strettamente connesse tra di loro.
Ovvero se agisci in un modo ti capiterà qualcosa.
Se agisci in un altro modo ti capiterà qualcos’altro.
Molto semplice, no?
Ci sono persone (e anch’io ero così) che pretendono di ottenere qualcosa di nuovo pur compiendo le stesse identiche azioni.
Incredibile, no?
Ma succede tutti i giorni.
Thomas Jefferson diceva saggiamente:
“Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto.”
Se vuoi cambiare il tuo destino, cambia il tuo modo di agire.
Semplice, no?
L’azione crea il tuo destino.
Tu crei l’azione.
L’azione crea te.
Tu uno degli elementi fondamentali in gioco per cambiare il tuo destino.
Ma non sei l’unico elemento.
Puoi decidere cosa fare, ma (molto spesso) non puoi decidere cosa ti accade.
Concordi?
Se studi diligentemente un esame, non è detto che otterrai pieni voti.
Perché ottenere pieni voti dipende da tanti fattori.
(Il tuo grado di stress, la predisposizione dell’esaminatore, e così via…).
Lo stesso vale per un colloquio di lavoro, per un nuovo progetto, per una commissione.
Vale per un appuntamento galante, per un nuovo contratto, per un acquisto importante o per una vendita.
Che sia il lavoro, le relazioni o una qualunque attività, tu hai la facoltà di agire, ma hai meno facoltà sulla reazione della tua azione.
Ecco, la Filosofia del Karma è lo studio di come Azione e Reazione siano connesse fra di loro.
È la ricerca di risposte alle seguenti domande:
- Come posso fare azioni che producono buoni risultati?
- Come posso evitare azioni che producono cattivi risultati?
- Posso creare il mio futuro?
- È tutto già scritto oppure ho pieno libero arbitrio?
Dove viene memorizzato il Karma?
L’Astrologia Vedica rivela praticamente questa connessione azione/reazione:
Quello che ti accade oggi è il frutto delle tue azioni passate che vengono minuziosamente “salvate” nei Pianeti.
Brutta notizia:
Le nostre azioni vengono registrate, anche se le facciamo di nascosto…
I Pianeti non sono altro che “condensatori” e “catalizzatori” del Karma.
Come se fossero dei veri e propri database, delle memorie o dei registri.
Ogni cosa che facciamo viene memorizzata in uno dei 9 Graha (corpi celesti/pianeti) e categorizzata in base alla tipologia.
Ad esempio:
Azioni violente, competitive e mosse dalla rabbia vengono memorizzate nel registro di Marte.
Azioni di compassione, aiuto e sostegno vengono registrate nel database Luna.
Tutti i tuoi studi e la tua spiritualità viene catalizzata nel registro di Giove.
Lo stesso vale per il Sole, Mercurio, Venere, Saturno, Rahu e Ketu.
Così ogni Graha ha un suo peculiare registro dove annota le azioni e le divide per tipo.
Così ci sono 9 registri diversi che connettono le nostre azioni con la particolare reazione che dovremo sperimentare.
Il Graha (pianeta o corpo celeste) non memorizza solo le nostre azioni.
Emette un’energia il cui influsso su di noi ci forzerà (come reazione) ad agire in un certo modo o a vivere determinate esperienze.
Ad esempio:
Marte ci darà situazioni conflittuali in risposta alle nostre azioni della stessa natura.
Così l’energia di Marte influenzerà la nostra mente colorandola di rosso: saremo più irritabili e inclini a litigare.
Questa influenza attirerà altre persone litigiose o ci indirizzerà verso ambienti competitivi dove dovremo “subire” la nostra reazione.
In questo modo le energie planetarie muovono il mondo restituendo la reazione ad ogni azione.

Possiamo vedere la relazione tra noi e i Pianeti come un triangolo:
noi agiamo (compiamo un azione),
l’azione viene memorizzata sui Pianeti,
i Pianeti rispondono (attraverso la loro energia) a questa azione
noi riceviamo la reazione
E il triangolo si chiude.
Così noi siamo costretti a sperimentare la reazione.
Ma i 9 database non sono allo stesso livello, c’è n’è uno più importante…
Infatti l’80% del tuo Karma è codificato nel tuo Pianeta del Destino, un particolare pianeta (diverso per tutti) che si calcola direttamente dalla tua Carta Natale.
Ovvero tra i 9 database, uno in particolare è il “registro madre”, il cervello che gestisce anche gli altri database.
Se il tuo Pianeta del Destino è bendisposto verso di te…
…anche gli altri pianeti saranno più gentili nell’elargire la reazione karmica alle tue azioni.
Al contrario se non sei in armonia con il tuo Pianeta del Destino, questo ti renderà la vita più complicata…
3 tipi di azione e 3 tipi di reazione
Ora ti spiego un principio semplicissimo.
Nella letteratura dello Yoga troviamo che l’azione può essere di 3 tipi:
Vikarma: azione negativa in disarmonia con l’universo.
Queste azioni producono una reazione negativa che si trasforma in dolore e sofferenza.
Non solo il vikarma spinge a creare abitudine o dipendenze che bloccano la libertà futura.
Qualunque tipo di sofferenza, difficoltà, ostacoli, confusione, instabilità emotiva e affettiva che sperimentiamo in questa vita…
…è il prodotto di azioni vikarma.
Puoi non ricordare quando e come sono state compiute e a volte la causa può essere in altre vite.
Questo è vero soprattutto per le condizioni di nascita difficili:
❌ situazioni di povertà,
❌ malattie croniche,
❌ disabilità,
❌ avere un brutto aspetto,
❌ avere difficoltà intellettive
❌ difficoltà sociali
A volte il prodotto del vikarma è così forte che questa vita è fortemente bloccata.
L’Astrologia Vedica (in particolare il Pianeta del Destino) è di grande aiuto per capire qual è il tuo vikarma passato.
Se conosci il tuo vikarma puoi subito correre ai ripari.
Basta evitare certe azioni (che magari non sei neanche consapevole di compiere) che ti portano in disarmonia con l’universo e così…
…producono reazioni negative che prima o poi si manifesteranno nella tua vita.
L’azione più importante che devi evitare ad ogni costo è rivelata dal tuo Pianeta del Destino.
Per questo è un aspetto così importante.

Sakarma: azioni positive in armonia con l’universo.
Queste azioni producono un risultato positivo che si manifesta in gioie e risorse che rendono la vita più semplice e più leggera.
avere una buona nascita
un bell’aspetto
nascere in una famiglia ricca
avere facilmente risorse
essere benedetti con relazioni durature
avere grande intelligenza
rappresentano il karma positivo.
La Legge del Karma è chiara:
Se agisci bene inevitabilmente otterrai un buon risultato.
Sopratutto se sei in armonia con il re del tuo Tema Natale: il Pianeta del Destino.
Nel Mahābhārata troviamo questa famosa citazione:
“Se il Dharma (l’ordine cosmico) è protetto, questo ti protegge; se il Dharma è distrutto, questo ti distrugge.”

Ora fin qui è semplice…
Ma c’è un terzo tipo di karma.
Potrebbe essere un concetto nuovo per te se non sei già entrato in contatto con le discipline orientali.
Scoprire il concetto di akarma ha aperto la mia mente a nuovi orizzonti.
Questo concetto rivela la precisione della filosofia che sta alla base della parola Karma.
Ma prima di parlarti di questo aspetto esoterico (con akarma andiamo oltre il karma!) voglio tenerti con i piedi per terra e sul piano pratico.
Infatti ho creato un percorso basato sull’antica scienza tradizionale dell’Astrologia Vedica in cui ti parlo…
…dei 3 aspetti più importanti dell’Astrologia Vedica che dovresti assolutamente conoscere.
In particolare ti parlo del Pianeta del Destino, l’aspetto più importante ed essenziale.
Prima di procedere nella lettura, scarica qui la miniguida gratuita: “Dimmi il tuo Pianeta del destino e ti dirò chi sei!”
Azione senza Reazione: possibile?
Ora ti potrai chiedere:
“…ma a cosa serve specificare la connessione tra azione e risultato?”
Esiste forse un tipo di azione che non produce risultato?”
La risposta è sì!
Adesso entriamo veramente nell’esoterismo.
Stiamo varcando quasi la soglia del fenomenico.
Qui subentra il terzo tipo di azione.
Akarma (“a” privativo): azioni che non producono reazioni.
Incredibile vero?
È una sorta di “scissione nucleare” dove vengono divisi due elementi (Azione e reazione) che altrimenti sarebbero uniti e indivisibili.
Il tutto avviene attraverso un tipo di azione “speciale”.
Questa è una tipicità del pensiero vedico.
Infatti la definizione stessa della radice √kṛ (che indica il binomio Azione/Reazione) lascia intuire il fatto che questi due concetti possano divenire indipendenti.
Possano scindersi.

Dunque non è obbligatorio che un’azione produca una reazione?
No, non lo è.
La filosofia dello Yoga, su cui si basa l’Astrologia Vedica, spiega che è possibile agire senza produrre reazioni.
Ma tali azioni devono essere su un piano di coscienza più alto.
Devono essere azioni immotivate dall’ego.
Azioni mosse dall’Amore e dalla compassione.
Tale azione è chiamata “Yoga”.
L’azione Yoga (o akarma) è un’azione speciale, fatta con una determinata attitudine, in modo da spezzare il legame (altrimenti obbligatorio) tra azione e reazione.
Ciò che lega azione ad azione è il collante dell’attaccamento al risultato.
Ovvero siamo costretti a ricevere una reazione a causa della motivazione egoistica che ci spinge ad agire per ottenere un beneficio o un piacere personale.
L’azione Yoga deve essere immotivata, mossa dall’amore, in piena armonia con il progetto divino e con l’ordine cosmico.
In altre parole è un’azione fatta con uno spirito di servizio.
Questo tipo di azione è spiegato nel dettaglio nel testo più importante dello Yoga: la Bhagavad Gita.
Per ora sappi che esiste il concetto di akarma ed eventualmente puoi leggere questo testo di riferimento per scoprire di più.
Una cosa che ti posso dire e che esistono 4 forme di azioni Yoga tradizionali.
Ognuna di queste 4 focalizza l’attenzione su tecniche diverse, ma il principio è lo stesso: separare l’azione dalla reazione.
A che serve tutto questo?
Perché voglio eliminare la reazione?
Perché imparare a fare azioni Yoga?
Ottima domanda!
Potresti pensare che basti agire bene ed evitare azioni negative.
Buone azioni portano un buon karma, prosperità, successo, riconoscimenti e ricchezze.
È verissimo, ma ci sono 3 grossi problemi in questo approccio.
3 problemi dell’azione interessata
L’azione interessata produce frutti e lega la persona a “gustare” quei frutti.
A volte sono frutti amari, altre volte dolci, altre ancora salati.
L’azione negativa è il primo problema dell’azione interessata.
Ovviamente il vikarma (azione negativa) è un problema perché genera sofferenza.
Dunque nella ricerca di piacere (ogni essere cerca piacere) possiamo essere “tentati” ad agire in modo egoistico e dannoso per noi stessi e per gli altri.
Il secondo problema dell’azione interessata è che il buon karma ti dà anche grandi responsabilità.
Il sakarma, l’azione positiva, genera una reazione positiva.
Le buone azioni, le azioni etiche, le azioni in armonia con l’universo creano per te un futuro roseo, pieno di prosperità, belle relazioni e realizzazioni.
Che problema c’è allora?
Non c’è un solo problema, ce ne sono altri due.
Se nasci in una famiglia ricca o nella vita ottieni potere, questo è un ottimo scenario dove vivere.
Se hai un aspetto bello e affascinante puoi avere più relazioni.
Se ottieni fama e prestigio molte persone ti apprezzeranno.
Se sei intelligente avrai più possibilità di lavoro.
Ma c’è un trabocchetto, il trabocchetto dell’ego.
Se possiedi fama, ricchezza, bellezza, intelligenza, conoscenza, puoi montarti la testa e iniziare ad usare male le tue risorse producendo nuovamente vikarma!
Se produci vikarma lo scenario bello e prosperoso cambierà nel tempo prendendo le tinte più nere.
Proprio come se produci sakarma, gradualmente il tuo scenario diventerà sempre più luminoso.
Quindi se lo scenario è buono, ma tu utilizzi male ciò che hai, questo ti porterà a peggiorare molto la tua situazione.
Più sei popolare, più sei influente e più hai risorse; e più hai responsabilità perché puoi fare danni più grossi.
I più grandi criminali del mondo non sono né poveri né stupidi, pensaci!
Hanno avuto un buon karma, ma lo hanno usanto male.
Pensa ai politici e ai grandi capo di stato che, nella storia, hanno creato grossi problemi al mondo intero: avevano incredibili risorse…
…ma le hanno usate per alimentare il proprio ego e per i propri fini egoistici.
Pensa alle rockstar super famose, pensa ai divi di Hollywood.
Non tutti usano bene il loro buon karma, alcuni (ahimè molti) finiscono male: droghe, dipendenze, relazioni disordinate…
Quindi le benedizioni karmiche possono trasformarsi in maledizioni se non usate con cura.
Ovviamente è vero il viceversa: le “maledizioni” possono trasformarsi in benedizioni mascherate!
Vivere situazioni difficili ti può avvicinare maggiormente a conoscere te stesso, a superare i tuoi limiti e ad uscire dalle tue zone di comfort.
Il modo più diretto per riuscire a trasformare ogni difficoltà in benedizione passa inevitabilmente dal conoscere il tuo Pianeta del Destino.
Capire questo Pianeta è la chiave per aprire le porte segrete del tuo Karma e per accedere alle “scorciatoie” che ti permettono di arrivare a destinazione più velocemente.
Attraverso il Pianeta del Destino puoi:
“attivare” il tuo Karma positivo
“spegnere” il tuo Karma negativo.
Come?
Semplice.
C’è una lezione specifica (decisa dal tuo Pianeta del Destino) che devi imparare durante la durata di questa vita.
Prima lo fai e meglio è…
E quando ciò avviene il tuo Karma diventa molto più leggero.
Quando il Karma è leggero vivi la vita con maggiore spensieratezza.
…e le cose accadono finalmente quando devono accadere….

Metempsicosi, azione e liberazione
Il terzo problema dell’azione interessata è questo:
Sia che tu compia buone azioni (sakarma) sia che tu compia cattive azioni (vikarma)…
…queste ti FORZERANNO a ricevere il frutto delle azioni, ovvero la reazione.
I 9 Pianeti memorizzeranno le informazioni delle tue azioni e ti rimanderanno la loro energia.
Ricordati che ti ho detto che azioni e reazioni sono inseparabili, a meno che tu non compia un’Azione Yoga (akarma).
Quindi se compi un’azione interessata sarai costretto a raccogliere i frutti.
Questo vuol dire che quando finisce questa breve vita, dovrai prendere ancora un altro corpo e una nuova Carta Astrologica (e un nuovo Pianeta del Destino ) per ricevere le reazioni che ti spettano.
Qui entriamo nei meandri del tema della metempsicosi: la trasmigrazione del soffio vitale di corpo in corpo.
Un concetto base della filosofia dello Yoga e delle filosofie orientali in generale.
Ovviamente nell’Astrologia Vedica non possiamo prescindere dall’affrontare questo tema, perché studiamo la tua Carta Natale e il Pianeta del Destino.
Cos’è la tua Carta Natale?
Il grafico della posizione dei Pianeti nell’istante della tua nascita.
Da questa Carta Natale possiamo leggere tutto il karma che si manifesterà in questa vita.
Come ti ho detto l’80% del tuo Karma è deciso in modo indiscusso dal tuo Pianeta del Destino, questo rappresenta la radice dalle azioni che hai eseguito nelle vite passate.
Da dove può venire questo karma se siamo appena nati e subito siamo costretti ad “indossare” una Carta Natale ed essere controllati dal Pianeta del Destino?
Ora sai che lo “scenario” in cui vivi in questa vita è il prodotto di azioni compiute in altre vite sia vikarma che sakarma.
Dunque le azioni che compi in questa vita stanno creando vite future che sarai costretto a vivere.
Questa ruota del tempo è senza fine.
In sanscrito è chiamata saṃsāra.
In questo circolo agiamo e siamo costretti a raccogliere ogni singolo frutto delle nostre azioni.
Proprio per spezzare questa catena senza fine (di nascite e rinascite) esiste l’Azione Yoga (akarma).
Chiaramente lo scopo di bloccare questo ciclo è legato ad un altro concetto:
Mokṣa, la liberazione.
“Liberazione” significa tornare al tuo stato originale e naturale, al di là delle sofferenze e delle illusioni.
Il principio dello Yoga è che tu sei già perfetto.
Ma l’azione (e la reazione) ha creato intorno a te un involucro karmico, coprendo la tua perfezione e la tua luce.
La radice di questo involucro è appunto stabilita dal tuo Pianeta del Destino che devi imparare a conoscere come le tue tasche se vuoi riscoprire il tuo pieno potenziale.
Quando il karma svanisce il tuo vero sé può tornare al suo stato puro di eternità, conoscenza e beatitudine.
L’azione Yoga è il processo per “eliminare” le reazioni karmiche e per imparare ad agire in modo disinteressato.
L’azione Yoga ti rende “amore in azione”, perché ti fa agire mosso da un sentimento superiore ai dettami dell’ego e della mente.
Chi riesce ad agire senza reazione ha imparato la vera Arte dell’Azione: l’azione che libera.
A presto,
Prema