
Il giorno, illuminato dal Sole, è il momento in cui ci dedichiamo al lavoro e alle nostre attività.
La notte è il momento in cui ci riposiamo.
La Luna, il reggente della notte, indica la casa e il piacere familiare. La maggior parte degli animali – tranne quelli notturni che seguono semplicemente lo schema inverso – tornano ai loro rifugi, ai loro nidi e alle loro tane.
Il buio della notte crea l’atmosfera giusta per dormire, rilassarsi e riposare il corpo e la mente.
Questo è il naturale ciclo del tempo che, attraverso giorno e notte, scandisce e bilancia il ciclo di attività e riposo.
Ma cosa succede se non riusciamo a dormire? Se non riusciamo a vivere la notte con l’energia della Luna? Se la nostra mente è sempre assorta nei pensieri come se fosse giorno?
Il giorno diventa un continuum di 24 ore lavorative.
Non c’è riposo, non c’è sonno, perché il cervello o il corpo non si sintonizzano con la frequenza del riposo.
Il cervello e il corpo vogliono ancora lavorare.
A cosa è dovuto tutto ciò?
Al caro amico Saturno! Perché ancora Saturno?
Il sanscrito rivela questo enigma. In sanscrito la notte è chiamata ‘niśa’. Due sillabe: ni-śa. E Saturno è chiamato ‘śani’. Ancora due sillabe: śa-ni.
Osserva bene queste due parole. Che differenza trovi?
Sì, esatto! Niśa e śani hanno le sillabe invertite. Saturno (śa-ni) è il pianeta che ribalta la notte (ni-śa). Quando la notte è ribaltata si trasforma in giorno, il riposo in attività e il sonno in veglia.
Se hai problemi col sonno o semplicemente la tua mente non riesce mai a staccare dal lavoro, se la tua giornata è un tutt’uno o la notte il cervello continua a frullare, probabilmente un forte Saturno è attivo per te in questo periodo, o nella tua carta natale!